Marzo 8, 2024

Meet our people – Jelena Stolz-Meier, Operation manager

Jelena Stolz-Meier è da sei anni responsabile delle operazioni presso il Plastic Surgery Group di Zurigo. Appassionata del mondo degli affari e del loro funzionamento, è motivata dalle sfide e dalla collaborazione con il suo team. Come madre, desidera trascorrere del tempo con le sue due figlie, di 2 anni e mezzo e 6 mesi. Per conciliare la vita professionale e quella privata, Jelena Stolz può contare sulla flessibilità di suo marito, e sua madre e sua suocera e del suo datore di lavoro quando si tratta di telelavoro. Per lei, le donne non dovrebbero porsi limiti a ciò che vogliono realizzare.

Che cosa apprezza particolarmente del suo lavoro?

Partecipo allo sviluppo del Plastic Surgery Group sin dagli inizi, ovvero da oltre sei anni. Il mio ruolo dirigenziale mi permette di sentirmi più vicina all’azienda. Si tratta di una funzione che presenta diverse sfaccettature, poiché mi coinvolge nello sviluppo strategico a lungo termine così come negli affari di ordinaria amministrazione. Riesco così a mantenere una visione d’insieme dell’azienda e dei bisogni individuali di ogni collaboratore e collaboratrice. Inoltre, lavoriamo tutti fianco a fianco e insieme svolgiamo un lavoro formidabile.

Sono sempre stata affascinata dalle tappe dello sviluppo, come dai primi passi si arriva a diventare un’impresa innovativa… è davvero impressionante. Sono spinta dalla curiosità e trovo avvincente il fatto di affrontare costantemente nuove sfide.

Oltre alla sua attività professionale, ha altri obblighi o impegni?

Sì, oltre alla mia attività professionale, io e mio marito abbiamo due figlie di 2 anni e mezzo e 6 mesi. Sono una madre affettuosa e molto coinvolta. Desidero essere presente per le mie figlie, disponibile dal punto di vista emotivo e per dar loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno, incoraggiarle a seguire i loro interessi e godere al massimo il tempo trascorso insieme seguendo i loro ritmi. Inoltre, abbiamo ora la possibilità di costruirci la casa: è un progetto molto intenso che richiede grandi sforzi supplementari.

In che modo riesce a gestire efficacemente le due attività e quali vantaggi ne trae?

Detto onestamente, a volte faccio fatica a conciliare tutti questi doveri. Ma con una buona organizzazione e persone amorevoli al mio fianco, *quasi* tutto è possibile! Certo, al momento i miei bisogni passano un po’ in secondo piano a favore del benessere della mia famiglia, delle esigenze dettate dal quotidiano e dei nostri progetti.

È un processo di apprendimento continuo e dobbiamo ogni tanto renderci conto del privilegio di cui godiamo.

Come riesce a trovare un equilibrio tra le responsabilità familiari e i suoi due impegni professionali? Com’è organizzata?

Dobbiamo ancora perfezionare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Ho un marito davvero formidabile al mio fianco, che si impegna anche molto nei lavori di casa e per la famiglia. In fine dei conti è anche grazie al suo altruismo se possiamo realizzare tutti i nostri progetti. Mi sostiene enormemente e mi incoraggia in ciò che intraprendo. Inoltre, è un lavoratore indipendente a tempo parziale e questo ci aiuta a pianificare insieme il mese successivo con largo anticipo.

Devo anche ricordare la flessibilità del mio datore di lavoro, che mi permette di pianificare le ore di lavoro nel mese in funzione della mia percentuale di lavoro. Approfitto inoltre del regime di smart working un giorno alla settimana che posso trascorrere dalle nonne delle nostre bambine. In quei giorni, le mie bambine sono circondate d’amore e io anche. Non potrei chiedere di meglio! Inoltre, vanno all’asilo un giorno alla settimana, il che significa per loro una sferzata di nuova energia.

“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, recita un vecchio detto africano.

Ha dovuto affrontare sfide particolari in quanto donna nel suo ruolo dirigenziale? Come le ha superate?

Non ricordo sfide particolari come donna nel mondo professionale. Un gran numero di donne sono attive nel settore medico, nel quale opero. Ma siccome lavoro a tempo parziale e non sono fisicamente presente al lavoro i giorni, ho la sensazione di dover essere sempre disponibile. A volte è difficile non pensare al lavoro nei giorni liberi. Intanto, alcune attività e alcuni progetti sono stati pensati in forma di compiti condivisi e questo rappresenta un grande vantaggio per me e per il datore di lavoro. Le sostituzioni sono più facili in caso di assenza e assicurano un servizio continuo. Come molte donne, ho sempre l’impressione di dover fare di più e di dovermi affermare di più degli uomini e anche nella vita privata le donne si confrontano molto spesso tra loro.

Quale messaggio desidera trasmettere alle donne in occasione della Giornata internazionale della donna?

Essere donna è formidabile e nessun ostacolo ci ferma. Siate coraggiose, siate voi stesse, amate ciò che fate e come lo fate.