Marzo 8, 2024

Meet our people – Dre Constanze Elfgen, Specialista in ginecologia, specializzato in senologia e chirurgia del seno

La dottoressa Constanze Elfgen, è uno specialista in ginecologia, specializzato in senologia e chirurgia del seno, esercita presso il Centro senologico di Zurigo da 9 anni. Grande amante del suo lavoro, si dedica ogni giorno alle sue pazienti e, parallelamente, alla ricerca e alla formazione dei giovani medici. Partecipa regolarmente a gruppi di lavoro, corsi di formazione continua e congressi. Per la dottoressa Elfgen, madre di due adolescenti, è tutta una questione di organizzazione. Ha trovato l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, riuscendo a coniugare il lavoro che tanto ama con i preziosi momenti in famiglia.

Che cosa apprezza particolarmente del suo lavoro?

In verità, non riuscirei a pensare di svolgere un lavoro diverso da quello del medico. Il mio attuale ruolo dirigenziale presenta molti aspetti estremamente gratificanti, ma anche grandi responsabilità. Infatti, partecipando all’organizzazione e allo sviluppo del centro senologico, alla formazione dei giovani medici e alle attività di ricerca, contribuisco a garantire un trattamento eccellente delle pazienti affette da tumore al seno, nel lungo termine.

Oltre alla sua attività professionale, ha altri obblighi o impegni?

Il trattamento del tumore al seno può essere migliorato solo attraverso la ricerca e poiché siamo il più grande centro senologico in Svizzera, partecipiamo a numerosi studi. Peraltro, sono io la prima ad avviare regolarmente studi clinici che richiedono molto tempo e occupano gran parte della mia giornata, al di là dell’orario lavorativo dedicato alle mie pazienti. Insegno inoltre agli studenti di medicina e mi impegno per migliorare l’insegnamento, ad esempio con esami incentrati sulla pratica. Da quattro anni dirigo il gruppo svizzero di lavoro “Minimal-invasive Brust-Biopsien (MIBB)”, che si impegna a garantire la qualità e la formazione per questo importante intervento. Partecipo regolarmente all’organizzazione di corsi di formazione continua e congressi, ad esempio con la Società svizzera di senologia e tengo conferenze a livello internazionale sul tema della diagnostica e del trattamento del tumore al seno.

Se ha risposto “sì” alla domanda precedente, in che modo riesce a gestire efficacemente le due attività e quali vantaggi ne trae?

Senza una pianificazione efficace del mio tempo, non sarebbe possibile. Ma, ovviamente, lavoro spesso la sera e nei fine settimana per riuscire a portare avanti i miei vari impegni. Ciò che contribuisce alla mia crescita personale è soprattutto il fatto di poter migliorare qualcosa o acquisire nuove conoscenze, ma anche la possibilità di arricchirmi attraverso scambi con i colleghi di tutto il mondo.

Come riesce a trovare l’equilibrio tra la vita privata e i suoi due impegni professionali? Com’è organizzata?

Ritengo questa domanda molto importante, anche se sono un po’ stupita che non venga quasi mai fatta agli uomini. Senza la mia famiglia, mi sentirei incompleta e resta la cosa più importante per me. Nel quotidiano, mio marito e io ci organizziamo per decidere chi si occuperà dei compiti dei ragazzi a fine giornata e chi preparerà la cena. I miei figli sono adolescenti e non hanno bisogno di essere seguiti tanto quanto i bambini più piccoli. Ad esempio, sono autonomi per recarsi nei luoghi in cui svolgono le loro attività ricreative. È quindi ancora più importante per noi poter passare del tempo insieme, in famiglia. Pianifichiamo attività e vacanze da fare tutti insieme nei fine settimana e questi momenti sono incredibilmente preziosi.

In quanto donna lavoratrice, come concilia una carriera medica tanto impegnativa con gli altri aspetti della sua vita privata?

Quando i miei figli erano piccoli, dedicavo molto meno tempo al lavoro. In quel periodo non avevo ancora impegni extraprofessionali e la carriera non mi assorbiva più di tanto. A mano a mano che i ragazzi crescevano, mio marito ha potuto assumersi un numero maggiore di compiti e io ho potuto crescere professionalmente.

Ha dovuto affrontare sfide particolari in quanto donna nel settore medico? Come le ha superate?

Sebbene il numero di donne che studiano medicina sia in costante crescita, i posti di responsabilità sono il più delle volte occupati da uomini. In discipline come la ginecologia o la pediatria, stiamo vedendo dei piccoli cambiamenti, ma in chirurgia c’è ancora molta strada da fare. Chiaramente ho dovuto impormi, soprattutto con i miei colleghi maschi, e mostrare loro che ero pronta ad assumermi delle responsabilità e a ricoprire una funzione dirigenziale. Come noto, di solito si tende ad associare il concetto di carriera agli uomini.

Quale messaggio desidera trasmettere alle donne in occasione della Giornata internazionale della donna?

Abbiamo sempre più bisogno di reti di donne e sostegno reciproco affinché la vita professionale e la pianificazione delle carriere siano più flessibili per tutti i generi. E: in quanto donne, possiamo far sì che la suddivisione del tempo e dei lavori familiari sia più naturale per i nostri partner, e per i nostri figli, che rappresentano le generazioni future.